sabato 23 giugno 2007

Concertone Iron Maiden + riflessioni


Cari ragazzi... un vero spettacolo.
Certo, il biglietto non era proprio accessibile a tutti, ma considerando anche lo spessore dei così detti gruppi spalla (cito soltanto i Motorhead) e del fatto che forse sarà l'ultima volta (per me) di poter vedere la formazione al completo, possiamo dire che ne è valsa veramente la pena.

Il concerto è praticamente volato, un successone dopo l'altro. Il tempo non sembra aver per niente appesantito le performance degli Iron, che hanno rispolverato un Dickinson in strepitosa forma (non un acuto saltato o steccato) e un Harris devastante. Insomma.. non sembrava di vedere sul palco 50enni suonati!!!

Proprio su questo punto, ad un certo momento del concerto, ci siamo interrogati su come sia possibile che un gruppo datato come questo sia riuscito a riempire uno stadio come l'Olimpico nonostante prezzi poco accessibile. Se ci pensate è un po' strano... anche il fatto che da un po' di tempo a questa parte ci siano numerosi Revival (quest'anno anche i Genesis sono tornati a far concerti, per non parlare di quello dei Police). Insomma, perché le nuove generazioni di artisti non riescono ad affermarsi e a comunicare emozioni come facevano/fanno i gruppi appena citati? Voi ve lo siete mai chiesto?

Io una mezza idea me la sono fatta: poche idee e solo apparenze. Oggi si fa presto a tirar su un motivetto niente male che possa far cantare le persone per 3/4 mesi... poi più nulla. Una miriade di gruppi, gruppetti, solisti, belle gnocche (a volte anche brave cantanti), rappers tutti coatti che dopo aver cavalcato l'onda per un po', ritornano nell'oblio. Sembra come se la canzone sia già pronta da un po' e si perda tempo solo a trovare quale potrebbe essere l'interprete giusto per poterci fare soldi. Io non ci capisco più nulla... e mi ritrovo ad emozionarmi con le vecchie glorie del passato, come gli Iron...

Sto mettendo su un po' di foto fatte con il cellulare, e a breve saranno disponibili anche alcuni video (purtroppo si sentono malissimo... ma è tutto il materiale mediatico che ho a disposizione)

1 commento:

Unknown ha detto...

Ciao Emiliano,
solo una riflessione sulla mancanza di grandi nomi nel panorama rock.
Secondo me è un mix di più fattori, tra il quali il primo che ti citerò è di gran lunga il più influente.
1) Le mayor ed i grandi gruppi che controllano televisioni, radio e produzioni musicali non hanno interesse ad un mercato libero della musica, dove chi è bravo può emergere. Le mayor vogliono un mercato prevedibile e privo di concorrenza con quadagni magari pochi ma certi, ed assenza di rischi. In Italia non si può uscire dalla cerchia D'Alessio-Pausini-Cremonini ecc. Questi li devi ascoltare (e comprare) per forza perchè SOLO questi vengono passati dalle radio.
Gruppi emergenti ce ne sono eccome, ma noi non li vedremo mai.
2) Un impoverimento culturale delle masse giovanili c'è senza dubbio, e si ripercuote sulla cultura musicale. Fa parte di un disegno generale voluto da qualcuno...
3) L'avvento della musica digitalizzata anche in fase di composizione, ha tolto a noi poveri musicisti da compleanno un pò di ispirazione. E' un vecchio problema che ci trasciniamo.

Sono solo spunti di riflessione...

Saluti da Andrea FLSK