martedì 8 aprile 2008

Tutta un'altra storia!

Mi sono sempre reputato un appassionato di fotografia. Mi piace guardarle, criticarle pur non conoscendo i termini tecnici. Vado matto per le macro e quelle piene di colori contrastanti, quelle panoramiche ed i primi piani che mettono in risalto anche il più piccolo poro della pella! Ho sempre cercato di fare lo scatto perfetto da mettere come sfondo del Desktop o da ingrandire ed appendere alla parete come trofeo in ricordo di imprese ormai cadute nell'oblio, e pensavo anche di esserci riuscito, a volte! Ma da quando ho messo le mani sulle così dette reflex digitali, non ho più queste certezze. Fare le foto diventa sempre una sfida faticosa perché queste maledette mettono in risalto il più piccolo errore del fotografo... basta sbagliare la valutazione di uno solo dei parametri necessari che la foto diventa inguardabile... ma il bello è proprio questo, no? E pensare che credevo di poter gestire la situazione, abituato con la mia Lumix (dopo un glorioso periodo con una nikon coolpix 2500) ad impostare correttamente valori per l'esposizione e compensazione della luminosità Il concetto del Bracketing automatico mi sembrava un qualcosa di prodigioso da poter gestire. Tutto lavoro inutile se confrontato con la mole di informazioni e nozioni che servono per poter scattare foto decenti con la mia nuova Canon 400D (un grazie a Passion03 per avermi convertito alla reflex e, soprattutto, alla Canon). E' stato amore a prima vista: ero lì che vagavo per il mercatino dell'usato al PhotoShow di Roma quando si è fatta notare senza dare troppo nell'occhio. Ho provato a resistere, cercando di distrarmi con altri pezzi esposti su altri scaffali, ma non ce l'ho fatta. Ero così preso a studiarla che mi sono ritrovato la ricevuta del bancomat in mano senza nemmeno accorgermene. Insomma lei mi ha trovato e sedotto in un modo che solo le grandi signore riescono a fare! Morale della favola: sono 2 giorni che scatto foto in giro per casa e non: ora anche la polvere sotto al mio divano può dire di aver avuto il suo momento di gloria ;-)

Per concludere... non so se avete presente quel suono particolare dell'otturatore che si chiude al comando del dito, quel click (che non è proprio un click) fluido e netto che mette le catene al tempo rendendolo eterno... bhè, se non l'avete presente... allora non potete capire e vi consiglio di continuare a scattare le foto con le vostre compatte evitando di essere risucchiati in questa specie di girone dantesco dedicato a quel genere di persone che si definisce "Fotografo" (di cui io ancora purtroppo non faccio parte) ;-)

'N@no

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