martedì 2 agosto 2011

HDR e Notturne

MoonshineQuesto week-end ho rispolverato un po’ l’attrezzatura fotografica per lavorare su 2 tecniche che mi hanno sempre affascinato.Ho avuto, infatti, la possibilità di passare un paio di giorni a smanettare con la mia Canon per avvicinarmi a 2 aspetti della fotografia digitale (ma non solo): la tecnica dell’HDR (High Dynamic Range) e le foto notturne.
L’HDR è una tecnica che mi ha affascinato sin da subito! Anche se i puristi della fotografia storceranno sicuramente il naso, le foto realizzate in questo modo mi hanno sempre dato una sensazione di antico e moderno allo stesso tempo, e mi sono sempre ripromesso di provare a giocare un po’ con questa tecnica.
Devo dire che è molto più difficile di quel che sembra… il fatto che nel processo di creazione delle foto abbia un ruolo fondamentale il software utilizzato per la sovrapposizione delle immagini (soprattutto se, come nel mio caso, il cavalletto non è proprio di quelli stabili…) non esclude il fatto che la raccolta di foto adatte richieda molta pratica sul campo. E’ necessario, infatti, scattare la foto principale tenendo conto poi di quelle sotto esposte e sovra esposte, pena un HDR troppo sbilanciato in un senso o nell’altro.
L’attrezzatura in dotazione è la seguente:
  • Macchina fotografica con supporto AEB (Canon 400d)
  • Cavalletto
  • Telecomando (con o senza fili è indifferente)
  • Grandagolo (17-50 F2.8 Tamron)
Visto che abbiamo parlato di software diciamo che per quanto riguarda l’HDR si può utilizzare Photoshop. Nel mio caso ho usato Photomatix e mi è sembrato di gran lunga migliore perché permette di ottenere subito dei buoni risultati utilizzando i settaggi di default o, via via che ci si impratichisce nella tecnica, di accedere ad un enorme quantità di regolazioni.
Quì potete vedere i miei primi passi nell’HDR (poche foto in realtà… ma spero di incrementare il numero da quì alla fine delle tanto ambite ferie Occhiolino )
L’altro “aspetto” fotografico che ho avuto modo di approfondire questo week-end è quello delle foto notturne. Questa, in particolar modo, nasce dalla mia passione per le costellazioni cresciuta durante le tante uscite fatte in tenda con gli scout del Roma 3°. Devo dire che in questo caso più che l’attrezzatura conta la… compagnia! Si, perché nell’attesa tra uno scatto e l’atro, a meno che non si è in cerca della propria dimensione o non si voglia entrare in trance ogni volta, 2 chiacchiere fanno veramente piacere. Così, ieri sera ho accompagnato Luca e Moreno sul monte Rogedano per passare qualche ora in compagnia.
Purtroppo le condizioni “luminose” non erano ideali per via della vicina Fabriano, ma sono venute ugualmente delle foto molto interessanti grazie alle nuvole che facevano capolino dietro le cime dei monti vicini. Dopo 2 ore circa di scatti, contavo appena 7 foto. Da queste 7 togliete 5 che non erano niente di che, ne rimangono solo 2 che potete vedere insieme agli altri esperimenti “notturni” cliccando proprio quì (le ultime 2 foto del set sono quelle “incriminate”).
Spero che agli altri 2 le cose siano andate meglio Triste.
Alle prossime foto
‘N@no