mercoledì 23 settembre 2009

…anche se con un po’ di ritardo…

Notte Bianca

Come si può intuire dal titolo, sono riuscito a fare una cosa che ormai mi portavo dietro da circa un mesetto: mettere on-line alcune delle foto fatte quest’estate durante l’ormai famosa Notte Bianca di Cacciano (AN).

Prima però velevo parlarvi del signore inquadrato nella foto. Questo non è un tizio qualsiasi, no. Questo è un’artista! Un’artista della buona tavola e, in particolar modo, della porchetta. Notate come con quanta cura osserva se la sua nuova creatura s’è cotta come si deve. Vederlo lavorare è uno spettacolo, un qualcosa da mostrare ai posteri quando noi non ci saremo più e che aiuterà le povere generazioni future a riscoprire i così detti “sapori di una volta”. Ovviamente le sue opere riescono bene anche perché viene sempre aiutato da validi assistenti, primo su tutti Albertino, che con il suo ago da 50 cm sa ricucire con cura il povero (ma bbono!) maialino. Detto questo non ci resta altro che intonare tutti insieme il coro: “Ce l’abbiamo solo noi Vittorio, Vittorioooo!!”.

Ora passiamo alle cose serie: di seguito trovate il link per scaricare le foto:

- Notte Bianca 2009 – Cacciano

Vi verrà chiesto utente e password e dovete scrivere:

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Buona visione

PS: Per i Serradicani ed i Cancellani. Quì potete invece trovare il link per scaricare le foto della prima cena ufficiale a casa Sprega, un evento che ha avuto una risonanza mediatica al pari del matrimonio de quel ciuccione de Totti (spero che prima o poi je vada pe’ traverso) ed Illary.

- Casa Sprega

venerdì 11 settembre 2009

primo giorno all’asilo

Ale asilo

Sono tornato indietro di 28 anni! Non tanto perché vedere Alessandro con il grembiule m’ha fatto sentire un po’ più vecchietto, ma perché l’asilo è lo stesso dove 28 anni fa sono andato anche io. Certo, molte cose sono cambiate, ma c’era una particolare atmosfera familiare, come se i ricordi di quei primi tre anni passati lì dentro abbiano sentito il richiamo del luogo… Avevo la sensazione di vedere la maestra Raimondi (per il nome non ci metterei la mano sul fuoco) uscire da un momento all’altro da una delle aule.

Portare un bimbo all’asilo da genitore è totalmente diverso dal portare un nipotino o il figlio di un amico, è qualcosa che ti si mette allo stomaco perché speri che non pianga, che non sia troppo traumatico il cambiamento dal passare a giocare nel salotto di casa al giocare con altri 25 bambini, pensi a come sarà la maestra… insomma è qualcosa di istintivo che all’improvviso viene fuori ma che dobbiamo controllare. L’esperienza da capo scout avuta nel branco (bambini da 8 a 10 anni) mi ha fatto comprendere meglio che rimanere lì, in classe, non fa altro che peggiorare la situazione. Spesso, anche se piangono all’inizio, passati alcuni minuti i bimbi se non vedono altri adulti intorno, si tranquillizzano ed iniziano ad interagire tra di loro. Quindi è necessario farsi forza e lasciarli un po’ al loro… “detino! ;-)

Per fortuna Alessandro non ha fatto storie, era come se conoscesse quell’aula da sempre. Ha preso i primi giocattoli, s’è trovato un posticino e s’è messo a giocare.

Ovviamente per immortalare l’evento ho fatto un po’ di foto (è grazie a foto di momenti come questi che sono riuscito a “giustificare” l’acquisto della 400D, i figli so’ piezze ‘e core!), che potete tranquillamente vedere quì.

Ciao ciao

‘N@no